Ho iniziato i quadri di Joker spinto da un bieco intento commerciale,(anche noi artisti dobbiamo venderci) ma lavorandoci su mi sono appassionato al personaggio…

Forse perché mi sento anch’io un reietto della società e col passare del tempo sento l urgenza di lottare contro la solitudine, con la mania di inseguire il sogno, romantica impellente maledetta mania di fuggire dalla realtà.

Sono un Joker alla rovescia, perché se lui nell intento di far ridere mette in risalto la sua condizione tragica, io quando provo a prendermi sul serio faccio solo ridere.

E non riesco peraltro, a metter su una faccia allegra.

Dedico questi lavori a tutti gli emarginati, gli “sfigati” e a chi si sente escluso da una società disumanizzante ,con la speranza che il potere catartico dell’arte sostituisca la violenza di chi reagisce all’esclusione.